Accadde oggi: 1 dicembre 1967 Sandro Mazzinghi batte Jo Gonzales e Claude Lelouch

1 dicembre 1967 dentro il Palazzone dell’Eur a Roma non si respira per quanto è gremito. La soglia di sicurezza è ampiamente superata, si parla di 16 o 17mila persone, per un incasso record. In palio c’è il titolo europeo dei superwelter tra il campione Sandro Mazzinghi e Jo Gonzales, un francese di origini spagnole, nato a Narbonne. Gonzales è l’idolo dei francesi da quando alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964 ha conquistato l’argento, perdendo in finale con il russo Lagutin. Ma quello che piace di più ai cugini transalpini è la sua potenza micidiale, racchiusa soprattutto nel sinistro, anche se non scherza con il destro. I suoi avversari crollano come birilli e il suo personaggio non sfugge ad un regista di grido come Claude Lelouch. L’ambiente cinematografico francese non era certo insensibile al fascino della boxe come dimostravano a più riprese Alain Delon e Jean Paul Belmondo. Lelouch aveva intravisto in Gonzales il protagonista di un suo film e il match di Roma avrebbe dovuto essere la consacrazione. C’è un battage pubblicitario incredibile attorno a questa serata romana e l’attesa è spasmodica. Giornali e riviste dedicavano ampi servizi all’avvenimento. Troppa euforia da parte francese trascurando forse il fatto che Gonzales doveva vedersela con Alessandro Mazzinghi, allora campione europeo dei medi ed ex campione del mondo dei superwelter. Persino i nostri esperti non si sbilanciavano più di tanto affermando che forse Mazzinghi non era più quello di una volta. Quei giudizi non positivi servono di stimolo al campione che si trova nella condizione di dover combattere non solo contro l’avversario, ma anche contro gli scettici. Nel match non c’è stato studio e i colpi venivano scagliati con violenza. In una situazione del genere esce fuori chi ha dentro qualcosa che assomiglia alla rabbia, che si trasforma in vendetta. Gonzales arriva a segno, ma non scalfisce la corazza di Mazzinghi, questi a sua volta va a segno e i suoi colpi producono danni non solo fisici, ma anche psicologici. Il match finirà alla quarta ripresa con il toscano vincitore per ko. Mazzinghi da questo match ne esce ingigantito e lo dimostrerà conquistando a Milano il mondiale dei medi. Jo Gonzales capirà invece di non essere imbattibile e che nella boxe durante un match non si vive di sola potenza. Claude Lelouch rinfodera la macchina da presa, il suo film su Gonzales non uscirà, forse si trasformerà in un documentario sulla boxe, ma non si hanno notizie in merito.

(alb)

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